La meditazione è una scelta di campo

Condividiamo questa testimonianza pieni di gratitudine. Sono le parole di un frequentante del corso di formazione in meditazione, parole che vengono dal cuore e dalla pratica:

“Ho iniziato il corso con il desiderio di divenire costante nella pratica meditativa. La cosa più preziosa che ho ricevuto è questa: medito tutti i giorni per un tempo più lungo. Passo tutto il tempo ad essere presente a me stesso, recitando il mantra o contando ma sono assolutamente certo che il prossimo anno passerò dallo stato di concentrazione al meditativo propriamente detto, stato che oggi assaporo di tanto in tanto e per istanti.
Sin dalle prime lezioni ho notato, con enorme sorpresa, che la mia pratica yoga, quasi quotidiana, si è fatta più calma, sto nelle posizioni più a lungo, stando attento al respiro e ai moti dell’anima.

La cosa che più mi ha colpito e commosso è l’aver preso coscienza, attraverso lo studio del libro “Le 5 meditazioni tibetane”, consigliatoci dal monaco buddista (Ven. Tenzin, ndr) quanta importanza viene data, nel buddismo, alla sana relazione con l’altro. La pratica dell’amorevolezza, della compassione, della gioia empatica e dell’equanimita’, che cerco ora di mettere in pratica quotidianamente, da’ senso compiuto alla mia vita.
Le lezioni con Padre Axel (monaco benedettino di Camaldoli, ndr) hanno colmato un mio vuoto culturale in merito alle radici della spiritualità cristiana. Lo stare insieme al monastero ha permesso di conoscerci almeno un po’ .

La meditazione è una scelta di campo. Con essa si viene a contatto con la nostra essenza, con la nostra anima e le si consente di esprimersi, attraverso i nostri pensieri, la nostra parola e le nostre azioni. L’intervento di Lorenzo (dott. Berti, psicologo e psicoterapeuta, ndr) nell’ultima lezione ne è testimonianza.
A coloro che vogliono iniziare la pratica meditativa cito quanto scritto a pag 55 del libro di Swami Sivananda “Concentrazione e meditazione”, consigliatoci nella prima lezione da Swami Rajeshwarananda (scuola yoga Vedanta Sivananda): “questa pratica richiede pazienza, perseveranza, una tenacia da sanguisuga, applicazione, una volontà di ferro, un intelletto sottile e coraggio. Ma la ricompensa è inestimabile. Essa si chiama Immortalità, Pace suprema, Beatitudine infinita.”
Agli organizzatori e ai compagni di viaggio un grazie sincero per aver arricchito la mia vita”
Ermete

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