Scienza e Coscienza, Mente e Universo

“L’uomo non è soggetto passivo ma soggetto attivo che partecipa alla realtà” un’affermazione ormai nota soprattutto in ambito di fisica quantistica ma questa volta, pronunciata dal dott. Gioacchino Pagliaro in apertura del convegno “Cervello e processi quantistici della mente”, vuole avere un “sapore” più ampio. Vuole cioè abbracciare l’uomo in generale e il suo cammino per il bene proprio e degli altri esseri: “Risveglio della coscienza significa semplicemente ampliarla: cominciare ad accorgersi che la mente non è solo la mente biografica ma adottare una visione di vita che vede l’interconnessione tra menti ed ogni elemento della realtà, come qualcosa di naturale, di innato”.
Questo l’approccio di Pagliaro e dell’Associazione Attivismo Quantico di cui è presidente, e questo è ciò che lui ed altri professionisti clinici concretizzano ogni giorno con il proprio lavoro, ad esempio portando la meditazione negli ospedali e altri strumenti che vanno altre il mero approccio materiale alle parti fisiche di cui l’essere umano è composto.

Tra gli ospiti internazionali del convegno svoltosi questa settimana a Bologna (organizzato da Attivismo Quantico), Dean Radin (Direttore dell’Istituto di Scienze Noetiche in California, professore emerito di Psicologia Integrale e Transpersonale, Istituto di Studi Integrali di San Francisco), ha esposto studi di oggi e del passato, che hanno dato evidenza di come la coscienza, e in particolare l’intenzione (che può essere vista come una forma di manifestazione della coscienza) possa modificare la realtà, intervenire cioè in modo creativo. Si veda per es. l’esperimento del “Buddha illuminato” in cui fisicamente l’intenzione delle persone produce luce e illumina la statuina del Buddha posta su uno strumento che misura i fotoni. Potrebbe sembrare apparentemente “magìa” nel senso basso del termine ma non lo è, o meglio è sempre “magìa” ma là dove con tale termine intendiamo, detta con le parole dello stesso Radin: “un aspetto della natura che non abbiamo ancora compreso”. E in tale terra di mezzo rientrano tanti fenomeni come i sogni, la precognizione, la telepatia, la visione a distanza, il presentimento, fenomeni da comprendere. “La magìa può essere intesa come un’anomalia e l’anomalia genera curiosità che alimenta l’intuizione, e così si giunge all’innovazione” ha concluso Radin.
Il dott. Ernesto Burgio (medico e ricercatore all’ECERI di Bruxelles), nel suo intervento ha sottolineato come l’Universo sia essenzialmente pensiero da cui derivano materia ed energia, e come la Coscienza sia immanente all’Universo. Ha messo poi l’accento sul ruolo enorme dell’epigenetica nella vita umana, superando ormai la teoria secondo cui tutto dipenda dal DNA. Secondo Burgio e i suoi studi l’uomo è 100% ambiente, 100% epigenoma, 100% DNA: cosa significa? Che non c’è una torta da dividere a spicchi. “Significa che la realtà è interazione e relazione, non si tratta di studiare oggetti ma processi e interazione tra processi” ha affermato Burgio.
Tutto è quindi ancora più complesso di quanto si era creduto? La risposta è sì. Ma a livello profondo sembra essere tutto più semplice: se la Coscienza è ovunque, in tutti e in tutto, se essa è immanente all’Universo, allora l’unica via da seguire sembra essere una, e cioè ristabilire la nostra connessione con essa. Dal di lì tutto può ripartire: una nuova visione dell’uomo, un nuovo modo di intendere la vita, la salute, la malattia e il processo per la guarigione. Una pratica che aiuta in tal senso è sicuramente la meditazione, citata spesso nel corso del convegno come ottimo strumento di indagine interiore e di connessione con ciò che è reale. Stuart Hameroff (medico anestesista e professore all’Università dell’Arizona) con il suo studio “Orch-or Collasso oggettivo orchestrato” arriva a dare evidenza a ciò che può essere davvero la base per una nuova via della scienza e quindi anche della medicina e cioè che “l’attività quantistica avviene nel corpo”. Ricerche come la sua, che è stata definita come la più compiuta ad oggi in ambito quantistico, dimostrano scientificamente principi di cui sono portatrici da millenni le più grandi tradizioni spirituali e filosofie antiche, da Oriente ad Occidente.

Forse è proprio vero che l’intero cammino dell’umanità è un graduale svelamento di una verità eterna in cui siamo immersi e di cui siamo partecipi.


Miriam Fusconi, collaboratrice di Aletheia

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